Zucchine a colazione: i bambini e la verdura sono due mondi lontani… o forse no?

I bambini e la verdura sono due mondi lontani… o forse no?

Quante volte abbiamo provato a proporre al nostro bambino un bel piatto di zucchine verdi e vedere un’espressione di disgusto dipingersi sul suo volto?

«I bambini, si sa, non amano la verdura… imparerà!»

L’educazione al gusto si sviluppa già durante la gravidanza, quando il bambino assimila ciò che mangia la sua mamma e nei primi due anni di vita!  Ciò che il nostro bambino mangia nei suoi primi 1.000 giorni gli permette di immagazzinare preziose informazioni relative al gusto dei cibi e di imparare  a riconoscere i sapori. Possiamo aiutarlo ad abituarsi ai sapori e favorire così una futura alimentazione corretta, sana ed equilibrata.

Sembra impossibile?

Se è vero che il numero di neuroni che abbiamo alla nascita è verosimilmente lo stesso che avremo in età adulta, è anche vero che il numero di sinapsi, invece, cambia, diminuendo sensibilmente dopo i due anni d’età.

Stimolando queste preziose strutture che permettono il collegamento fra i neuroni, possiamo dare al nostro bambino quel QUID in più  per affrontare la sua vita in modo più sano.

Possiamo insegnare il gusto al nostro bambino, abituandolo ai sapori delle verdure fin da subito.

Come sostiene il Dott. Gianfranco Trapani, medico pediatra, scrittore, esperto in nutrizione e Direttore del Centro Studi Alfred Nobel’s friends di Sanremo, il primo passo si può fare già durante lo svezzamento. Normalmente si consiglia di iniziare il bambino ai cibi solidi con la frutta (mele, pere…). Proprio perché questi alimenti sono dolci, un gusto a cui il piccolo è già stato abituato con il latte materno: utilizzando le verdure (carote, cipolle, insalata verde a foglia, zucchine…) il bambino può tranquillamente abituarsi anche ad altri sapori dolciastri – come quelli delle verdure – in modo naturale!

Il secondo passo, fondamentale, è l’esempio: se io genitore non mangio verdure come posso pretendere che il mio piccolo lo faccia?

Insegnargli un gusto fin dalla tenera età non significa assicurare che sicuramente non passerà la fase di rifiuto: questa fa parte della crescita! Questa fase, detta neofobica, solitamente si riscontra intorno ai 2 anni.

È normale. Se, però lo abbiamo abituato a tutti i gusti fin dai primi mesi di svezzamento, prima o poi questa fase passerà! Il ricordo che rimane nella sua memoria del sapore, prima o poi tornerà fuori.

Perché è così importante mangiare tante verdure?

È scientificamente provato che non siamo geneticamente pronti per affrontare la dieta attuale. I nostri geni non conoscono cibi come zucchero, pane bianco, pasta, cheesburger, alcool, per non parlare di cibi industriali e confezionali, pieni di sale, sostanze conservanti o aromi creati chimicamente.

Questi cibi, introdotti in un corpo che non è geneticamente predisposto per digerirli, favoriscono la formazione di patologie infiammatorie: diabete, obesità, arteriosclerosi…. malattie chiamate, in ambito accademico, epidemie del terzo millennio.

Adottare una dieta variegata e ricca di frutta e verdura può evitare l’insorgere di queste e altre patologie e assicura una vita più sana!

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