Scrittura in corsivo: un esercizio fondamentale per lo sviluppo cognitivo e motorio

Approcciare i bambini alla scrittura a mano fin dalla più tenera età, come abbiamo già avuto modo di vedere in questo articolo, produce enormi benefici per lo sviluppo cognitivo dei bambini e non solo. Infatti le abilità di motricità fine nei bambini che si apprendono cominciando a tracciare i primi segni grafici vengono ulteriormente “allenate” quando i bambini scrivono in corsivo.

Questo stile di scrittura, antichissimo e sempre privilegiato nel corso dei secoli, oggi è sempre meno utilizzato, ma rappresenta una garanzia per migliorare le competenze cognitive e manuali dei più piccoli. Vediamo quali sono le sue principali caratteristiche.

Benefici del corsivo sullo sviluppo cerebrale e cognitivo

La scrittura in corsivo, oltre che essere più elegante alla vista, permette di attivare in maniera più efficace rispetto allo stampatello le aree del cervello coinvolte nella lettura e scrittura e, non permettendo a chi scrive di staccare la mano dal foglio, stimola il pensiero logico nei bambini, che consente di associare fra loro le idee. Il corsivo ha quindi degli effetti positivi sulle attività di pensiero, di linguaggio e di memoria, tanto che, secondo una ricerca scientifica condotta dalla psicologa statunitense Virginia Berninger, l’adozione di questa forma di scrittura consente una migliore concettualizzazione degli argomenti.

Corsivo e motricità fine: come migliorare la manualità infantile

Insegnare fin da piccoli la scrittura corsivo ai bambini permette anche di migliorare la loro motricità fine: per scrivere in corsivo bisogna infatti avere un’ottima capacità di impugnare e gestire la penna, di coordinazione occhio-mano e di realizzazione del gesto appropriato.

Metodo Montessori e corsivo: perché la pedagogista lo consigliava

Non è un caso che la rivoluzionaria pedagogista Maria Montessori fosse una grande sostenitrice del corsivo, tanto da promuoverlo nelle attività di insegnamento della scrittura all’interno delle sue Case dei Bambini. Secondo il metodo Montessori il corsivo è lo stile di scrittura più naturale e spontaneo, in quanto è quello che più si avvicina ai primi tratti che i bambini realizzano istintivamente. I piccoli infatti sviluppano una naturale curiosità per i segni grafici e per tutto ciò che è scritto molto prima dell’inizio scuola primaria, tanto che già intorno ai 2-3 anni manifestano naturalmente l’esigenza di impugnare una matita o una penna per tracciare scarabocchi e prime forme sui fogli.

Questi primi approcci all’attività della scrittura presentano tendenzialmente cerchietti e tratti rotondeggianti non così distanti da quelli che i bambini saranno chiamati a tracciare scrivendo in corsivo e viceversa molto lontani dalle forme rigide e squadrate richieste dallo stampatello. Inoltre secondo Montessori il corsivo rende più fluide le parole senza rompere le sequenze delle lettere che le compongono e quindi permette un maggiore sviluppo delle capacità di attenzione e di concentrazione dei bambini, di autocontrollo e autodisciplina dei più piccoli.

Per avvicinare i più piccoli alla scrittura e alla lettura Montessori cominciò a utilizzare le lettere smerigliate Montessori, ancora oggi tra gli strumenti montessoriani più popolari. Si tratta di piccoli cartoncini traslucidi, ciascuno con una lettera, che forniscono ai piccoli le basi per l’apprendimento della lettura e della scrittura attraverso un supporto tattile. Il ricorso a un’esperienza multisensoriale permette infatti ai bambini di memorizzare e interiorizzare più facilmente le lettere e i segni grafici. In molti casi, ancora oggi, le lettere smerigliate di Montessori sono scritte in corsivo, considerato dalla pedagogista la forma di scrittura “che meglio accompagna lo sviluppo della mano”.

Corsivo a scuola: situazione attuale in Italia e nel mondo

L’insegnamento della scrittura in corsivo nella scuola primaria e della calligrafia si è sensibilmente ridotto nel corso degli anni. Molti Paesi hanno cominciato a considerare l’esercizio della scrittura manuale, e del corsivo in particolare, poco utili per i bambini in un mondo sempre più tecnologizzato. Nel 2016 la Finlandia ha abolito l’insegnamento del corsivo e gli esercizi di calligrafia dai programmi scolastici, sostituendoli con corsi di scrittura sul pc e con il potenziamento di altre discipline come la lettura.

Negli Stati Uniti, dopo un periodo sperimentale in cui si è insegnato a scrivere solo in stampatello, diversi Stati si sono resi conto di come questa scelta impoverisse le capacità intellettive degli allievi e hanno optato per un passo indietro. In particolare in California nel 2023 è stata approvata una legge che prevede la reintroduzione dell’insegnamento del corsivo nei programmi scolastici dei bambini tra i 6 e i 12 anni, con esercitazioni in classe e a casa. Attualmente gli Stati americani che sono tornati alla scrittura in corsivo (o che non l’hanno mai abbandonata) sono 22.

In Italia l’insegnamento del corsivo nelle scuole non è mai stato abolito, ma il tempo dedicato agli esercizi di calligrafia si è ridotto drasticamente rispetto al passato e l’utilizzo del corsivo non è più obbligatorio nemmeno nei compiti in classe. Uno studio scientifico condotto a Roma nel 2021 dal Policlinico Umberto I e dall’Università Sapienza ha evidenziato che uno studente su cinque nelle scuole primarie della capitale trova difficoltà a scrivere in corsivo.

Questo allontanamento dal corsivo secondo i ricercatori può comportare anche ulteriori problemi, dato che, indagando la leggibilità delle grafie dei piccoli, è emerso che il 21,6% dei bambini corre il rischio di sviluppare problemi di scrittura bambini e il 10% ha una scrittura classificabile nella “disgrafia dei bambini“.

Importanza del corsivo nell’era digitale: perché insegnarlo ancora

Scrivere in corsivo è una ginnastica mentale utilissima per il cervello dei nostri bambini. Permette di sviluppare le capacità di pensiero, di ragionamento e di apprendimento scolastico come nessun altro tipo di scrittura manuale. Inoltre consente di sviluppare le capacità manuali dei più piccoli, senza mai dimenticarsi sempre che la mano è il vero “organo dell’intelligenza”, come sosteneva Maria Montessori.

In un mondo sempre più dominato da tastiere e schermi touch, coltivare la scrittura a mano corsivo nei bambini fin da quando sono molto piccoli rappresenta dunque una scelta molto saggia per il loro futuro, scolastico e non solo.

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