Latte vaccino e neonati, si può dare? A che età introdurre il latte fresco? Il latte vaccino fa male ai bambini? Con l’aiuto dei nostri esperti proviamo a rispondere a queste importanti domande.
I primi tre anni di vita di un individuo rappresentano una fase di estrema vulnerabilità, ma anche di grande opportunità, in cui l’alimentazione riveste un ruolo cruciale. Tra le tante domande che ci poniamo noi genitori c’è sicuramente quella di dare il latte vaccino ai nostri bambini nei primi mesi di vita o aspettare il primo compleanno. La risposta degli esperti non lascia dubbi: bisogna evitare il latte vaccino nel primo anno di vita.
Perché evitare il latte vaccino prima dei 12 mesi
Diverse organizzazioni nazionali e internazionali raccomandano l’introduzione del latte vaccino solo dopo l’anno di vita. Le motivazioni che hanno spinto a questa decisione sono dovute principalmente alla correlazione tra l’assunzione precoce di latte vaccino e l’aumentato rischio di carenza di ferro, con conseguente anemia e ripercussioni sullo sviluppo psico-motorio del bambino.
È stata evidenziata, infatti, un’associazione tra l’introduzione del latte di mucca prima dell’anno e il ritardo delle tappe dello sviluppo. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui:
- in primis, il fatto che il lattante ha riserve di ferro che si esauriscono nell’arco dei primi 6 mesi di vita, mentre le sue necessità restano elevate almeno fino ai 2 anni;
- in secondo luogo, la concentrazione di ferro nel latte vaccino è molto bassa.
Latte vaccino prima dell’anno di età: i rischi
Se alcune organizzazioni permettono un impiego di latte vaccino in piccole quantità nella preparazione degli alimenti vietandolo solo come bevanda, altre sono molto più restrittive, come l’American Academy of Pediatrics, che ne sconsiglia l’introduzione in qualunque forma prima dei 12 mesi per l’elevato rischio di micro perdite ematiche intestinali.
Un’altra problematica dovuta ad un precoce inserimento del latte vaccino è l’eccessivo introito proteico che deriva dal consumo di tale alimento come bevanda/cibo liquido che determina sia un rischio più elevato di sovrappeso e obesità attraverso uno stimolo diretto sugli adipociti, le cellule del grasso, sia una maggior incidenza di malattie croniche non trasmissibili. Infine, non va dimenticato che il latte vaccino ha uno scarso contenuto in acidi grassi essenziali, fondamentali per lo sviluppo neurologico e retinico (occhio).
L’alimentazione corretta dei primi mesi di vita è fondamentale
L’alimentazione nelle prime epoche dello sviluppo è fondamentale non solo per assicurare una crescita corretta ed uno sviluppo ottimale, ma anche per la salute futura del piccolo. Ecco perché l’introduzione del latte vaccino non è adatta nei primi anni di vita del bambino.