Meditazione a scuola: benefici per bambini e insegnanti

Immagina una classe dove si respira un clima sereno e senza stress scolastico, una classe in cui ogni bambino si senta al sicuro, ascoltato e compreso, in cui il suono delle voci sia allegro e rilassato. Immagina un ambiente in cui le emozioni vengano riconosciute e gestite, piuttosto che ignorate. Un ambiente in cui tutti abbiano la possibilità di esprimersi e di sentirsi accolti: non solo i bambini ma anche gli insegnanti. Utopia? No. Questa è una realtà che può essere costruita grazie alla mindfulness per bambini.

In un contesto scolastico in cui i livelli di ansia negli studenti sono sempre più alti, sia tra gli adulti che tra i bambini, la meditazione mindfulness rappresenta uno strumento utile sia per il benessere individuale che per le relazioni tra alunni, docenti e l’intero ambiente educativo.

Come praticare la mindfulness in classe: guida pratica per insegnanti

La pratica mindfulness per bambini va integrata nella normale routine quotidiana, creando brevi momenti di “pausa” in cui si invitano gli alunni a portare l’attenzione sul momento presente. Le modalità con cui presentare la meditazione guidata per bambini e guidarla variano in base all’età dei bambini, ma già dai 3 anni si possono proporre dei giochi di Mindful Play per stimolare l’esperienza sensoriale. Pian piano si possono introdurre pratiche di respirazione consapevole per bambini, di consapevolezza corporea o visualizzazioni. L’invito rimane sempre quello di concentrarsi sul momento presente, creando uno spazio di calma interiore fino ad arrivare all’osservazione dei pensieri e delle emozioni in modo non giudicante. È importante mettere in atto queste attività mindfulness nella scuola primaria con costanza, in modo da abituare i bambini a questo momento magico: la pratica può essere proposta quotidianamente, anche più volte al giorno (ad esempio all’ingresso, dopo l’intervallo e all’uscita), e gradualmente, iniziando da pochi minuti e aumentando progressivamente la durata.

L’insegnante di mindfulness ha un ruolo fondamentale ed è importante che rispetti alcuni semplici suggerimenti:

  • sperimentare la pratica meditativa in prima persona. Possiamo trasmettere solo ciò che conosciamo. Se l’insegnante non ha una personale esperienza di meditazione per insegnanti, difficilmente risulterà credibile agli occhi dei bambini.
  • Mai usare la meditazione come strumento per riportare la calma o come punizione. È importante che la pratica entri nella routine quotidiana e non sia associata a una situazione di difficoltà emotiva.
  • Non avere aspettative né obiettivi: la mindfulness ci porta nel momento presente, espandendo la nostra consapevolezza del “qui e ora”. È un percorso in cui ognuno ha tempi diversi, per cui è fondamentale fare proposte adatte all’età dei bambini: anche gli studenti più grandi potrebbero far fatica a rimanere anche solo un minuto con gli occhi chiusi se non hanno mai fatto questo tipo di esperienze in precedenza. Impariamo anche a osservare le nostre stesse aspettative: se pensiamo che i bambini diventeranno silenziosi e non litigheranno più potremmo rimanere delusi. Proponiamo la pratica per promuovere questa consapevolezza a prescindere, senza aspettarci cambiamenti nel breve periodo

Benefici della mindfulness a scuola: miglioramenti sul rendimento scolastico

Sebbene la mindfulness venga spesso associata a una pratica individuale, può anche essere svolta in gruppo, favorendo la coesione e il rispetto reciproco. Nel momento in cui tutto il gruppo classe partecipa alla pratica, si genera un clima di complicità e intimità che promuove immediatamente un senso di unità e collaborazione. Inoltre, la ricerca scientifica sulla mindfulness ha evidenziato come la meditazione sviluppi l’autoregolazione emotiva nei bambini e l’empatia: due qualità di intelligenza emotiva a scuola fondamentali. Questo accade perché la mindfulness aumenta il senso di interconnessione e la compassione, ovvero la capacità di riconoscere le emozioni altrui unita a un sincero desiderio di alleviarle. Insomma, praticare esercizi di mindfulness in classe contribuisce a creare un ambiente scolastico più sereno, e dà origine a un circolo virtuoso di benessere reciproco.

Effetti della mindfulness su concentrazione, apprendimento e stress

Attraverso la mindfulness si riducono ansia e stress e aumenta la tolleranza alla frustrazione: gli studenti imparano a riconoscere le loro emozioni e a scegliere di rispondere consapevolmente anziché reagire in modo impulsivo e aggressivo. Questo genera un clima di maggiore tranquillità che facilita la comunicazione e le relazioni interpersonali.

La mindfulness inoltre aumenta l’attenzione focalizzata e la concentrazione, migliorando la capacità di affrontare le sfide quotidiane e di gestire lo stress, sia negli alunni che negli insegnanti. Questo si traduce nei più piccoli in un impegno maggiore nelle attività scolastiche, in prestazioni scolastiche migliori dal punto di vista degli apprendimenti e in una riduzione dei comportamenti problematici. I benefici della mindfulness sugli insegnanti riguardano invece una maggiore empatia e resilienza, che migliora la capacità di entrare in relazione con gli alunni e di gestire l’esaurimento emotivo dei docenti, e di creare un ambiente più calmo e collaborativo, in cui sentirsi maggiormente gratificati e appagati

Esercizio di respirazione mindfulness per bambini: la tecnica delle 5 montagne

Questa tecnica di respirazione per bambini consiste nel chiedere agli alunni di tenere la mano destra aperta davanti al proprio viso, immaginando che ogni dito corrisponda a una montagna.

L’indice della mano sinistra sfiora il pollice della mano destra: quando procede dalla base verso la punta si deve inspirare, mentre quando scende dalla punta verso il palmo si deve espirare. L’esercizio mindfulness 5 minuti si ripete per ogni dito della mano destra, sempre inspirando quando l’indice sale ed espirando quando scende. Una volta terminate le dita da “scalare” la pratica si conclude e gli alunni avranno completato ben cinque respiri consapevoli. Questa pratica è molto semplice da mettere in atto ed è adatta anche ai più piccoli perché l’attenzione al respiro è sostenuta dal movimento consapevole dell’indice che segue il bordo della mano opposta, dall’esperienza sensoriale del tatto e dal contatto oculare, tutte competenze che i bambini hanno già integralmente acquisito una volta compiuti i 3 anni.

Sara Bertorello Educatrice e insegnante di Mindfulness in contesti educativi

Suggerimenti

Non ci sono articoli associati

Articoli recenti