Su quali aspetti è meglio concentrarsi quando si parla di educazione?
Dal primo giorno in cui si diventa genitori e si assume il compito di accompagnare il bambino durante le varie fasi della crescita, questa e altre domande iniziano ad affollare la nostra mente…
È naturale, succede perché vogliamo avere la certezza di essere all’altezza di questo incarico. Vogliamo aiutarlo a trovare la sua strada nel mondo, facendo sì che cresca un po’ più sereno e forse anche un po’ più preparato alle sfide della vita rispetto a noi.
Il modo in cui educhiamo il nostro bambino deriva da:
– meccanismi biologici innati, dettati cioè dalla natura e scritti nel nostro codice genetico,
– da ciò che abbiamo vissuto e imparato nella vita,
– dall’educazione che abbiamo a nostra volta ricevuto.
Fin dai primi mesi di vita il piccolo inizia a individuare i suoi punti di riferimento, che riconosce in chi gli fornisce affetto, calore, cibo. Il nostro compito è proprio quello di offrire una figura adeguata, in modo che possa instaurare un attaccamento sicuro, che lo aiuterà ad avere relazioni sane ed equilibrate una volta cresciuto.
La parola all’esperto…
Come spiega Nicola Tomba, il nostro esperto in psicologia cognitiva: «Certe forme di attaccamento si riscontrano anche nelle scimmie o in alcune specie di animali. È biologico». Nicola continua chiarendo che: «Le funzioni cognitive principali sono determinate da ciò che succede nei primi 5 anni di vita. Ancor prima dell’ingresso nella scuola primaria vengono sviluppati i circuiti cerebrali più importanti, questo conferma la centralità del ruolo dei genitori. La scuola, gli amici, la società, i media sono sicuramente variabili importanti, ma non così determinanti come, appunto, la figura genitoriale. Spesso agiamo con amore, impegno e istinto, ma queste caratteristiche, seppur importanti, da sole non sono sufficienti. Viviamo in una società ipercomplessa ed è necessario che il genitore sia preparato, che sappia individuare un tipo di educazione informata, consapevole e intenzionale, come diceva lo stesso Feuerstein. Non è sufficiente l’istinto».
Proprio con l’obiettivo di trovare le risposte adatte alle esigenze del nostro bambino, QUID+ ha scelto di inserire fra i punti chiave che contraddistinguono tutti i prodotti della linea editoriale il parent training, intesa come educazione alla genitorialità. In ogni scatola gioco è infatti presente un libro guida interamente dedicato al genitore, per aiutarlo a sfruttare appieno le potenzialità di apprendimento del proprio bambino. Permettendo così di acquisire in maniera semplice informazioni utili, in un cammino di consapevolezza dei meccanismi che si instaurano nelle relazioni fra genitore e figlio.
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