Con la sospensione delle attività didattiche a seguito dell’emergenza Covid-19, anche i più piccoli si sono trovati ad affrontare una situazione del tutto nuova. I bambini della scuola primaria e prima infanzia, infatti, sono stati proiettati nell’uso della Didattica a Distanza (DaD).
Se già in presenza è difficile mantenere alta la concentrazione, con la didattica a distanza lo è ancora di più. Manca la motivazione emozionale, che solo la presenza fisica e l’interazione con i compagni e le maestre può dare.
PERCHÉ CALA L’ATTENZIONE?
A partire dai 2 anni, i bambini sono in grado di porre l’attenzione volontariamente verso qualcosa. Questa capacità è strettamente correlata alla loro motivazione e al loro interesse verso il mondo esterno.
Per questo motivo, noi adulti di riferimento abbiamo un ruolo fondamentale. Possiamo motivarli con il nostro atteggiamento, la nostra partecipazione, la passione e l’interesse, proponendo attività per loro interessanti e coinvolgenti. Tutto questo, però, attraverso lo schermo di un computer, è quanto mai difficile e dispendioso di energie per noi adulti e carico di frustrazione e noia per i più piccoli.
COME POSSIAMO AIUTARLI AD AFFRONTARE MEGLIO LA DIDATTICA A DISTANZA?
Dopo qualche sessione di DaD e negli intervalli può essere necessario “staccare”. Quindi allontanarsi dal PC, fare un po’ di movimento e magari prendere una boccata d’aria fresca per ricaricare le energie. Ma anche scaricare le emozioni difficili che si sono accumulate.
La Mindfulness è utile per affrontare lo stress della DaD. Con i Mindful Play, giochi di consapevolezza appositamente studiati per bambini in età evolutiva, possiamo aiutare i nostri piccoli a sintonizzarsi con i propri pensieri, emozioni e azioni. La Mindfulness è un grandissimo alleato del cervello! Lo aiuta a lavorare meglio, a controllare l’attenzione, a gestire e rispondere alle emozioni e ai pensieri difficili, a controllare gli impulsi e a prendere decisioni migliori.
Eccovi due “giochi di consapevolezza” che possono tornare molto utili in queste lunghe giornate di DaD:
Attività n. 1 – Lo scarabocchio consapevole: attività di scarico e sfogo delle emozioni difficili accumulate.
- Allontaniamoci con il nostro bambino dal PC e andiamo in un altro ambiente della casa che lo distragga e lo allontani fisicamente dalla DaD.
- Facciamogli scegliere un pastello a cera per ogni emozioni difficile: il rosso per la rabbia, il viola per la paura, il blu per la noia, il marrone per l’ansia. È importante far usare un pastello di cera, che è più materico e caldo rispetto a una semplice matita.
- Prendiamo dei fogli bianchi. Chiediamo al bambino di disegnare con un pastello nero quello che non gli piace della DaD, che lo turba, lo agita oppure lo fa arrabbiare, lo snerva, lo intimorisce. In pratica tutte le emozioni difficili che lo attraversano. Può essere per esempio la maestra che lo fa arrabbiare o che gli provoca ansia, oppure una classe vuota in cui c’è solo lui.
- Dopo aver disegnato la situazione che lo turba, chiediamo al bimbo di prendere il pastello a cera corrispondente all’emozione difficile. Poi, chiudendo gli occhi, di fare tre respiri e di concentrare l’attenzione sul braccio e sulla mano che sta impugnando il pastello. Infine, di immaginare di scaricare l’emozione difficile attraverso il braccio, di “vomitarla” fuori da sé iniziando a scarabocchiare, sempre con gli occhi chiusi. Prima lentamente e poi più forte concentrando l’azione motoria sul braccio e sulla mano.
Attività n. 2 -La camminata consapevole…. sulle uova, per non farsi sopraffare dalle emozioni difficili.
- Chiediamo al nostro bambino di stare in piedi con le gambe dritte.
- Mostriamogli com’è formata la gamba: il ginocchio, la caviglia, il piede. Facciamo vedere come si piega il ginocchio, come ruota il piede, quando si muove la caviglia.
- Chiediamogli di fare come un burattino. Dovrà provare a muoversi come se fosse la prima volta che cammina, proprio come Pinocchio, compiendo i tre movimenti tipici del passo: alzare il piede, muoverlo in avanti, appoggiarlo per terra.
- È molto importante che il bambino concentri la forza sul piede che appoggerà per terra. Per aiutarlo possiamo suggerirgli di immaginare di creare un’impronta del suo piede sul pavimento. La sua attenzione deve essere rivolta alle sensazioni che prova durante i tre movimenti: sollevamento del piede, spostamento in avanti e appoggio per terra.
- Questa attività può poi continuare dicendogli di provare a camminare all’indietro, di spostarsi lentamente.
- Quando ha preso dimestichezza con la camminata consapevole, chiediamogli di immaginare di camminare su un tappeto di uova e che deve schiacciarle tutte! Deve muoversi lentamente, quasi a scatti, a step, immaginando i gusci che si rompono sotto i suoi piedi. La rottura dei gusci è una importante variante di scarico perché equivale a non farsi schiacciare e sopraffare dalle emozioni difficili.
In questa prospettiva, la Mindfulness diventa quindi una “buona prassi” per sostenere la DaD, favorendo la condizione di benessere, l’ottimismo, la calma e l’attenzione, alleviando ansia e tristezza. Prendere consapevolezza è una pratica semplice per grandi e piccini, che ci aiuta a riprendere fiato in un momento complicato per tutti.